Licenziato? Scopri cosa fare.

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Sei stato licenziato o devi ridurre il personale?

Siete stati licenziati? Avete diritto di sapere quali sono le possibilità di ottenere una reintegra nel posto di lavoro.l

Siete datori di lavoro alle prese con i problemi della crisi economica e sebbene vi rincresca vi trovate costretti a ridurre il personale? Avrete necessità di rivolgervi ad un consulente del lavoro per poter valutare come agire secondo legge e non andare incontro a vertenze future. 

Cosa prevede la Legge Fornero sul licenziamento per giustificato motivo? 

Può ritenersi licenziamento per giusto motivo in tutti i casi in cui ci siano ragioni sottese inerenti l'attività produttiva e l'organizzazione del lavoro. La giurisprudenza ha individuato tra le cause in concreto una serie di circostanze:

  • esigenze oggettive di impresa di riduzione del personale per innovazioni tecnologiche che riducano l'esigenza di personale;
  • riassetti organizzativi dell'azienda (come il passaggio dalla vendita diretta alla vendita tramite agenti esterni)
  • casi soggettivi del lavoratore come malattia protratta oltre i limiti previsti dal contratto collettivo o per sopravvenuta inidoneità)

Qual'è la procedura corretta che deve seguire il datore di lavoro? 

Nel caso in cui un datore di lavoro abbia un'impresa con più di 15 dipendenti o 60 se ha più sedi deve seguire un percorso a tappe. Vediamole nell'ordine.

1. Inviare alla Direzione territoriale del lavoro una dichiarazione (inviata per conoscenza al lavoratore) nella quale indicherà le sue intenzioni, le motivazioni, le possibilità di assistenza e ricollocazione per il lavoratore;

2. Entro 7 giorni la commissione deve convocare lavoratore e datore di lavoro ai sensi dell'art. 140 c.p.c.;

3. Entro i successivi 20 giorni dovrà avvenire l'incontro nel quale è raccomandabile farsi assistere da un consulente del lavoro.  Si può optare anche per un avvocato o un sindacalista. 

4. Avvenuto ciò senza esito positivo il datore di lavoro potrà inoltrare la lettera di licenziamento debitamente motivata e nel rispetto del termine di preavviso.

Cosa può fare un lavoratore licenziato?

Il licenziamento può essere impugnato entro 60 giorni dalla ricezione con comunicazione scritta. Potrà poi scegliere se presentare richiesta di conciliazione e poi in caso di mancato accordo ricorrere in sede giudiziaria, o se in alternativa ricorrere direttamente in via giudiziaria. 

Cosa può accadere?

Molteplici sono le conseguenze di un impugnazione vittoriosa del licenziamento. Se il Tribunale dichiara illegittimo o nullo il licenziamento ci sono varie possibilità. Senza entrare nel dettaglio ne indichiamo alcune come la reintegra nel posto di lavoro, la corresponsione di un risarcimento, il versamento dei contributi da parte del datore di lavoro per il periodo in cui il lavoratore illegittimamente licenziato non abbia lavorato. 

 

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