Licenziamento per giusto motivo

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Facilitato il licenziamento per giusto motivo

Semplificata la procedura per licenziamento per giustificato motivo! E' recente la risposta del Ministero del Lavoro (22 gennaio scorso) all'interpello sulla validità degli accordi in sede sindacale.   Ma entriamo nel dettaglio per interpretare meglio la questione.

Il licenziamento per giustificato motivo è disciplinato dall'art. 7 della Legge 604/66 il quale prevede che le aziende che abbiano alle loro dipendenze più di 15 lavoratori, qualora intendano licenziarne uno per giustificato motivo debbano darne avviso alla Direzione Territoriale del Lavoro.
La Direzione è poi tenuta a convocare le parti per verificare se sussistano i presupposti per giungere ad una conciliazione.
Se l'esito è negativo le parti possono ricorrere ad un arbitrato irrituale per dirimere la controversia.

Spesso però nella prassi si verifica che le parti giungano ad un accordo in sede sindacale senza coinvolgere o comunicare con la Direzione Territoriale del Lavoro.

Da più parti ci si chiedeva se questo tipo di procedura fosse legittima e quindi valida o meno. La Confindustria prendeva l'iniziativa di avanzare istanza di interpello alla Direzione Generale per l'Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro per vedere affermato se sia da ritenersi valida o meno una conciliazione perfezionata in sede sindacale con contestuale rinuncia del lavoratore ad impugnare il licenziamento nei casi in cui non sia stata rispettata la procedura prevista dal citato art. 7 L.604/66.

Precisa la Direzione Generale, in risposta all'interpello, che gli accordi presi in sede sindacale possono essere fatti rientrare nella previsione dell'art. 2113 c.c. nel punto in cui prevede delle eccezioni all'invalidità delle rinunce e delle transazioni. Ne deriva dunque che la conciliazione e la rinuncia all'impugnazione del licenziamento effettuate nella sede sindacale siano efficaci a nulla rilevando che siano affette da un mero vizio procedimentale.

Questa interpretazione semplifica la procedura e abbrevia i tempi. In sostanza: se il datore di lavoro deve procedere a licenziamento per giusto motivo oggettivo e il lavoratore rinuncia all'impugnazione del licenziamento il datore di lavoro può “saltare” la comunicazione alla Direzione Territoriale del Lavoro e risolvere il tutto con un accordo in sede sindacale.

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